Facciamo una premessa: il semestre estivo, ha caratteristiche climatologiche ben differenti da quello invernale ed anche i parametri climatici devono essere di conseguenza differenti rispetto a quelli utilizzati per l’inverno. Nello specifico, la stratosfera non sarà più considerata tra i parametri utilizzati per le nostre previsioni, mentre entreranno le anomalie termiche sul golfo di Guinea correlate all’ITCZ ed alla conseguente invadenza dell’anticiclone africano. Detto ciò appare evidente che le previsioni, fallite per il mese di aprile, possano essere state dipendenti dalla predominanza dei parametri invernali utilizzati per le nostre previsioni rispetto ad un mese che invece ha subito una forte influenza di condizioni quasi estive. Passiamo ora alla previsione per maggio.

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Prendendo in considerazione dunque i parametri: Temperature artiche, temperature Golfo di Guinea, PDO, AMO, NAO, QBO, MEI gli anni con le maggiori analogie sono risultati: il 2007, 2001,1997, 1963. Secondo queste analogie appare evidente la previsione di un maggio instabile sul Mediterraneo a causa di una forte presenza dell’anticiclone delle Azzorre in posizione meridiana con conseguente flusso nord-atlantico sul Mediterraneo centrale, come vedremo qui di seguito.

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Evidente il quadro disegnato nelle righe precedenti in questa figura che individua anomalie negative dei geopotenziali molto marcate sull’Africa settentrionale e sul Mediterraneo centrale.

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Dal punto di vista precipitativo il mese di maggio potrebbe dispensare le precipitazioni mancate in aprile con particolare violenza sul centro-nord dell’Italia, su Francia meridionale, e Spagna occidentale, nonché pesantissime sulla Grecia e l’Albania. FiUMrCmJep

Concludendo con l’aspetto termico dovremmo continuare a registrare temperature leggermente superiori alla norma soprattutto sul nord del paese. Concludiamo con le prime proiezioni per il mese di giugno:

Sembrerebbe confermarsi una situazione di marcata instabilità anche nel mese di giugno falcidiato da temperature inferiori alla norma su buona parte dell’Europa centro occidentale e da precipitazioni superiori alla norma soprattutto sull’arco alpino e sull’Europa continentale, in Italia precipitazioni invece sotto la norma soprattutto al centro nord.