Si è chiuso l’inverno 2017-18, una fase invernale, che soprattutto nella sua fase finale ha determinato una decisa controtendenza rispetto agli ultimi tre inverni. Infatti proprio nell’ultima settimana di febbraio si è concretizzata la più potente irruzione di aria fredda dal 2012, determinandosi nuovamente una fase di freddo intenso e di precipitazioni nevose diffuse come avevamo potuto registrare frequentemente dal 2009 al 2013 tanto da far parlare di inversione di tendenza nel riscaldamento globale. Certamente dovremo verificare nei prossimi mesi se quel percorso bruscamente interrotto con i caldissimi inverni 2013-14, 2014-15, e 2016-17 sarà ripreso, certo il minimo solare prossimo venturo potrebbe aiutare, ma è ancora presto per dirlo. Nello specifico, partendo dal mese di febbraio rileviamo importanti anomalie negative in buona parte dell’Europa.comphour.Y_UnZJx7EZ.gif

Questa anomalia è stata quasi perfettamente individuata dalle nostre previsioni stagionali, come potremo facilmente valutare dalla prossima immagine che riprende la previsione fatta ormai un mese fa sul nostro sito.

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Queste anomalie sono state determinate da una situazione barica molto penalizzante per il nostro paese che possiamo vedere dall’immagine successiva.

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Evidente la vera e propria “esplosione” del VP, a causa delle enormi conseguenze dello stratwarming di inizio mese con una parte di esso dislocata proprio sul Mediterraneo.

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Anche in questo caso le nostre previsioni sono state confermate.

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Dal punto di vista precipitativo il mese di febbraio chiude con importanti anomalie positive che descrivono un’allontanamento della siccità sul nostro paese, anche in questo caso avevamo nelle nostre previsioni individuato la possibilità di importanti anomalie pluviometriche positive sul Mediterraneo centrale.

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Parlando infine dell’inverno nel suo complesso, a livello globale rimangono importanti anomalie positive, così come vedremo anche in Europa, le nostre previsioni, a tal proposito sono state alquanto sottostimate, come vedremo.

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Anomalie positive sull’Europa orientale, inverno normale sull’Europa centrale, sottomedia l’inverno sull’Iberia.
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Sottostimate le temperature sull’Europa nelle nostre previsioni.

Previsioni inesatte per una inesatta individuazione delle anomalie di geopotenziale in zona europea come vedremo nelle immagini successive.

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Anomalie negative sull’Europa centro-occidentale a determinare, soprattutto in Gennaio, correnti mediamente occidentali e miti.
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Nelle nostre previsioni i minimi di geopotenziale erano molto più a sud-est.

Le precipitazioni, come dicevamo, tornano in grande stile in questo inverno 2017-18 fugando i pericoli di siccità.

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A parte la Sicilia, leggermente sottomedia il sud vive un inverno, dal punto di vista precipitativo, normale mentre il centro-nord subisce gli effetti delle correnti oceaniche con surplus idrico.

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Le nostre previsioni si avvicinano alla realtà con delle inesattezze dovute all’errore nell’individuazione dei minimi di geopotenziale europeo.

Possiamo dunque essere soddisfatti delle nostre previsioni sperimentali, soprattutto per il mese di febbraio, sul quale alcune variazioni nel processo di valutazione dei parametri climatici ha migliorato il prodotto, e continueremo questa sperimentazione nei prossimi mesi, seguiteci.