Il modello ECMWF non ha dubbi, ci attende un inverno mite. https://apps.ecmwf.int/webapps/opencharts/products/seasonal_system5_standard_2mtm?area=EURO&base_time=202010010000&stats=tsum&valid_time=202011010000. Qui di seguito mostriamo le ultime elaborazioni del modello europeo per il lungo termine. Diffuse anomalie termiche positive per gran parte del globo ed, in Europa, forti anomalie termiche soprattutto al sud e temperature nella media o poco sotto solo sull’Atlantico settentrionale. Guardiamole nel dettaglio.

Mappa delle probabilità che le medie termiche siano superiori od inferiori al più alto terzile o al più basso terzile.

UN INVERNO MITE CON ANOMALIE SUL TERZILE PIU’ALTO

Occorre fare una premessa, questa non è una mappa classica dove si evince immediatamente quale anomalia ci si aspetta, questa è una mappa della probabilità che il valore medio termico misurato cada sul terzile più alto (il 33% dei valori più alti mai osservati) o il terzile più basso(il 33% dei valori più bassi mai misurato). Dunque secondo questa mappa c’è una forte probabilità che il prossimo inverno si ricada sul terzile più alto in Europa, quindi in un inverno mite, come vedremo dalle mappe qui di seguito.

Trimestre-Novembre-dicembre-Gennaio-

Grande probabilità di anomalie positive sul sud-est dell’Europa ma anche sulla Russia europea.

Trimestre-dicembre-gennaio-febbraio

Si conferma la forte probabilità soprattutto al sud che le temperature eccedano la normalità. Anche sulla Russia settentrionale probabilità molto alte, compaiono probabilità di anomalie negative sull’Atlantico settentrionale.

Trimestre-gennaio-febbraio-marzo

Meno sicuro, il modello sul lunghissimo termine, soprattutto per le regioni settentrionali, mentre rimangono le previsioni di anomalie calde sul sud del paese e sulla Russia. Molto probabili per il modello anomalie fredde sulla Gran-Bretagna.

MA LA NINA POTREBBE CAMBIARE LE CARTE IN TAVOLA…

Tutto già deciso dunque? Non direi. La previsione di ECMWF si basa su un assunto molto solido, che avevamo già sottolineato in precedenti articoli.https://www.progettoscienze.com/blog/si-conferma-il-passaggio-di-fase-della-qbo-pesanti-conseguenze-sul-prossimo-inverno/ Il reversal-event della QBO ha letteralmente rovesciato le attese per un inverno dalle caratteristiche fredde, abbiamo infatti un accoppiamento tra minimo solare e QBO positiva che ci porta ad attenderci una certa compattezza del vortice polare con conseguente flusso prevalente occidentale ed impossibilità di formazione di anticicloni polari o termici, gli unici in grado di portare lunghe fasi fredde sull’Europa. Ma, c’è un ma, abbiamo aperto l’articolo con la mappa globale, questa mappa ci mostra la possibilità dell’evolversi di un evento di Nina strong, questo potrebbe, come vedremo in un prossimo articolo cambiare le carte in tavola…