Molto si è parlato, in questa estate che volge ormai al termine, delle ondate di calore che hanno colpito il nostro Paese, in queste ore si esaurisce la terza ondata della stagione, con il solo record di Civitavecchia battuto tra le stazioni meteo WMO. In questo articolo vogliamo cimentarci in una valutazione delle grandi ondate di calore che hanno colpito nella storia recente il nostro Paese, affidandoci nella valutazione, ai record delle stazioni WMO presenti in Italia. Diamo qualche numero: le stazioni attualmente attive sono 140 dislocate in tutte le regioni italiane, ecco perchè una valutazione sui record di queste stazioni può permetterci di avere un quadro il più possibile obiettivo sull’entità delle ondate di caldo che hanno interessato il nostro Paese negli ultimi anni.

Qui di seguito alleghiamo il link attraverso il quale potrete vedere nello specifico tutti i record di massima raggiunti nelle stazioni WMO italiane con un caratteristico colore uguale per ogni record appartenente ad uno stesso anno. https://www.google.com/maps/d/u/2/edit?mid=1KVpZfIMvELJ4f-p1DNP2ygE5FU-AQbE&usp=sharing

la stessa mappa è visibile sul nostro sito in basso a destra. Bene, qui di seguito vi proponiamo il resoconto delle sei ondate di caldo più forti che hanno colpito l’Italia in relazione al numero di record delle stazioni WMO di riferimento.

agosto 2017 19 record

luglio 2023 11 record

luglio 1983 11 record

agosto 2003 10 record

luglio 2007 9 record

giugno 2019 8 record

Praticamente la metà delle stazioni ha stabilito i suoi record in soli sei episodi, tutti avvenuti dal 2003 in poi, eccetto l’avvezione del 1983, che fino all’evento di quest’anno era senza ombra di dubbio l’ondata di calore più pesante che il nostro Paese avesse vissuto nella sua storia recente. Ma, andiamo con ordine e partiamo con il valutare queste sei avvezioni attraverso due parametri: le anomalie termiche al suolo e la lunghezza dell’evento.

Possiamo innanzitutto definire un parametro statistico: passano vent’anni dall’avvezione del 1983 e la successiva grande ondata del 2003, poi ne passano solo 4 per averne una seguente, poi occorre aspettare 10 anni per la successiva alla quale seguono in rapida successione l’avvezione del 2019 dopo solo due anni e l’avvezione del 2023 dopo soli 4 anni. Passando invece alla lunghezza possiamo senza dubbio valutare nelle avvezioni del: 1983,2003 e 2023 le avvezioni più lunghe con periodo di temperature oltre la norma di oltre 10 giorni. Andando infine a vedere l’entità delle anomalie vediamo che le più pesanti sono : quella del 2007, del 2019 e del 2003, con l’ultima però decisamente più lunga delle prime due (picchi di oltre 7°C). Curioso notare il target delle avvezioni: solo in un caso quello del 2017, che detiene il numero maggiore di record termici, appare l’Italia come epicentro delle anomalie; negli altri casi il target principale è Francia (2019 2003) Balcani (2007) Sardegna (1983-2023).

Passando alle anomalie a 850 Hpa possiamo notare alcune altre importanti caratteristiche delle sei avvezioni prese in esame.

Appare evidentissimo come l’avvezione 2023 abbia i valori di anomalia a 850 Hpa più elevati di tutti, con punte di +8°C rispetto alla norma, solo l’avvezione del 2019 ha espresso valori più elevati con punte di +10°C ma in un periodo molto più breve, solo sei giorni, l’avvezione del 2023 ne conta 14. Possiamo dunque concludere che per dimensioni e magnitudo l’avvezione del 2023 è la più pesante della storia, essa non ha battuto più record storici solo perchè il suo epicentro è stato la Sardegna, ed anche perchè è avvenuta in un periodo in cui i mari erano ancora piuttosto freddi. Qui di seguito propongo la mappa delle ondate di calore sull’Italia graduate cromaticamente, secondo i gradi centigradi.

https://www.google.com/maps/d/u/2/edit?mid=15drbshqWsoJ66aD0iM7f9lYNGewk8-o&usp=sharing

https://www.google.com/maps/d/u/2/edit?mid=1KVpZfIMvELJ4f-p1DNP2ygE5FU-AQbE&usp=sharing