Diamo qui di seguito nota della traduzione italiana dell’update del NOAA.
Il 19 settembre, il Centro Dati Nazionale Ghiacci e Neve (NSIDC) ha annunciato che il ghiaccio marino artico ha probabilmente raggiunto la sua minima estensione annuale. Ha definito come l’area di oceano con almeno il 15% di concentrazione di ghiaccio sia scesa lo scorso 13 settembre 2017 a 1,79 milioni di miglia quadrate (4,64 milioni di chilometri quadrati). Esso è stato l’ottava più bassa estensione dei ghiacci artici in 38 anni di misurazioni.
Questa animazione traccia lo scioglimento dei ghiacci marini artici dal momento del massimo estensivo invernale. Esso mostra la concentrazione mensile dei ghiacci artici per aprile, maggio, giugno, luglio e agosto 2017, e l’ultimo fotogramma mostra la concentrazione alla data della probabile minima estensione, il 13 settembre. In questo fotogramma , si possono notare i confini del ghiaccio artico compresi tra il bianco (alte concentrazioni) e il nero-blu (basse concentrazioni), e la linea gialla che india il margine mediano per la media climatologica (1981-2010).
I ghiacci artici hanno raggiunto il loro massimo invernale il 7 marzo. A seguito di un eccezionalmente caldo autunno ed inverno, esso è stata la meno estesa massima estensione dei ghiacci artici da quando ci sono le rilevazioni satellitari. Dopo aver raggiunto il picco invernale, il ghiaccio marino ha iniziato a sciogliersi, inizialmente lentamente, ma il tasso di scioglimento ha accelerato in giugno. Dalla seconda settimana di giugno fino alla prima settimana di agosto, tutto il ghiaccio artico si è sciolto ad un ritmo paragonabile a quello dell’estate 2012, l’anno della minima estensione dei ghiacci artici nella storia delle rilevazioni. Con il progredire dell’agosto 2017, comunque, il tasso di scioglimento è rallentato.
Nel suo blog di notizie ed analisi sui ghiacci artici, l’NSIDC ha analizzato i fattori che hanno contribuito al rallentamento dello scioglimento dei ghiacci. Luglio ha portato un mix di temperature più basse e più alte della media su differenti parti dell’Oceano Artico, ma un’area diffusa di bassa pressione dominava la regione, una condizione che è generalmente sfavorevole alla perdita di ghiacci. Condizioni più fredde della media hanno persistito nell’Artico Centrale in Agosto, caratterizzato da cicloni a cuore freddo.
Dipende dalla loro collocazione, e dalla condizione dei ghiacci, come i cicloni agiscano sul loro scioglimento, come fecero nel 2012 e nel 2016. Nell’agosto 2017 i cicloni, invece, hanno privilegiato le zone vicino al Polo Nord, su aree di pack molto concentrato, dove essi avevano poche possibilità di rompere i ghiacci.
Sebbene non ci si sia avvicinati per nulla al record assoluto di minima estensione, l’estensione minima del 2017, è stata bene al di sotto della media di lungo termine. Per tutto il 2017 la stagione dello scioglimento dei ghiacci del nord emisfero, l’estensione dei ghiacci è rimasta al di sotto della media 1981-2010, ed al di sotto dell’80% dell’intervallo dei valori attorno a questa media. (Visita l’NCDIC Charctic per confrontare i valori annuali)
Questo minimo annuale continua il trend a lungo termine di declino dei ghiacci artici. Le dieci più basse estensioni si sono tutte registrate dal 2007 ad oggi, e il 2009 è stato l’unico anno a non avere una concentrazione dei ghiacci tra gli ultimi dieci.
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