Il mese di settembre è, meteorologicamente parlando, un mese di bilanci. Infatti il primo del mese finisce l’estate meteorologica e con essa si inizia a pensare al semestre freddo che presto arriverà. Si sprecano le previsioni sull’autunno e sull’inverno. Ne troverete senz’altro anche in queste pagine, ma, occorre dirlo, la loro attendibilità è molto bassa. Molto più interessante è invece il grafico che apre questo articolo. Quello che vedete è l’andamento dell’estensione dei ghiacci artici nel corso degli ultimi cinque anni. Il mese di settembre, come dicevamo, è mese di bilanci, ed un bilancio molto seguito e molto importante è senza dubbio quello legato all’estensione dei ghiacci artici che appunto nel mese di settembre, storicamente, raggiunge il suo minimo. Quest’anno, come vedete dal grafico, che va detto, presenta i suoi dati, per il 2016, come interpolazione e calcolo di valori satellitari (linea rossa, la linea nera, dati reali, è ferma ad agosto) , il minimo di estensione è stato raggiunto ad inizio settembre, in anticipo rispetto al solito, sotto i cinque milioni di metri quadrati. Il risultato del 2016 è di poco peggiore a quello del 2015, ma al di sopra di quello del 2012, che con un livello dell’estensione dei ghiacci inferiore ai quattro milioni di chilometri quadrati, costituisce il record storico negativo in età moderna. La straordinarietà dell’evento che vediamo sotto i nostri occhi può essere facilmente quantificata dallo scarto che il dato 2016 ha rispetto alla media 1981-2000 che si attestava intorno agli otto milioni di chilometri. Per capire di cosa stiamo parlando, presenterò qui di seguito due grafici.

Queste due immagini mostrano rispettivamente l’andamento dell’estensione dei ghiacci nel mese di settembre e l’andamento dell’estensione dei ghiacci nei mesi estivi degli ultimi trent’anni. Evidente non solo l’inarrestabile declino dell’estensione dei ghiacci nel mese di settembre, e più in generale nella stagione estiva, ma un vero e proprio crollo negli anni duemila, che hanno costituito un vero e proprio “scalino climatico” per questa sensibilissima parte del globo. Non vogliamo fare alcuna considerazione politica, non è questo il posto, ci limitiamo a presentare dei dati, e questi, purtroppo parlano da soli…