Una delle caratteristiche del cambiamento climatico in atto è senza dubbio il ritardo con cui l’estensione dei ghiacci artici raggiunge il suo valore minimo. I dati in nostro possesso risalgono fino alla stagione 1979-80, ed è facilmente riscontrabile come fino all’inizio degli anni ‘2000 la minima estensione del pack artico si sia registrata intorno alla fine della prima decade di settembre. Diversamente negli ultimi anni, questa soglia si è andata man mano allontanando verso la terza decade del mese. Quest’anno sembra non fare differenza. Nel corso del mese di settembre infatti stiamo registrando una forte impennata dello scioglimento dei ghiacci artici che potrebbe portare il 2021 a raggiungere un minimo più basso rispetto a quello che ci si attendeva. Aspettiamo infatti ancora che si verifichi il primo platau che indica incontrovertibilmente la prossimità del raggiungimento del minimo.

Come si può vedere il 2021 è ancora in fase di prfondo scioglimento, non si vede ancora all’orizzonte una decelerazione del processo, la curva infatti è ancora molto ripida e ciò probabilmente ci fa pensare che il minimo verrà raggiunto con un piccolo platau quest’anno. Questa situazione può essere senza dubbio spiegata andano ad analizzare il grafico delle temperature medie al di sopra dell’ottantesimo parallelo nord. Appare infatti evidente un certo ricaldamento in questi ultimi giorni, che ha portato le temperature medie a superare la media climatologica.

Condizioni dunque sfavorevoli, al momento, ad un raggiungimento in breve tempo del minimo 2021, che potrebbe ritardare fino alla terza decade del mese. Vi terremo informati.