Questa sera i due principali modelli divergono sensibilmente rispetto all’evoluzione della prossima fase di maltempo prevista per domenica. Diciamo subito che l’irruzione artico marittima è confermata da entrambi i modelli, ma la sua evoluzione appare molto differente così come le relative conseguenze per il Mediterraneo centrale e l’Italia. Ma andiamo con ordine proponendo prima l’evoluzione proposta da GFS-12 nella consueta media delle perturbazioni.

Per GFS-12 l’irruzione sembra decisamente più meridiana con un’entrata delle correnti fredde più franca sul nostro Paese. Seguita da altri impulsi non atlantici che definirebbero una settimana santa dalle caratteristiche più invernali che primaverili con ancora tanta neve in montagna e forse, questa volta, anche in Appennino. Ben diversa invece la soluzione mostrata oggi da ECMWF-12

Entrata più occidentale del nucleo artico con però, ed è qui che sta la soluzione alternativa del modello europeo, una spinta più decisa dell’anticiclone delle Azzorre verso ovest a causa della ripartenza delle correnti zonali ad opera della Depressione d’Islanda che addirittura, nel proseguo, affonderebbe in pieno atlantico determinando una poderosa rimonta dell’anticiclone africano per il “Giovedi Santo” propedeutico ad una Pasqua più che primaverile. Dunque stasera siamo di fronte a questo bivio: chi avrà ragione? Lo sapremo presto, forse già domani.