Grandi manovre a livello emisferico aprono un periodo molto dinamico che si esplicherà per l’Italia con una settimana, la prossima, dominata dalle ondulazioni nord atlantiche e dal richiamo mite associato alla depressione sulla Penisola iberica che sprofonderà sul Marocco senza riuscire ad evolvere verso est. Avremo dunque giornate miti, anche molto miti, al centro-sud e Pianura Padana con assenza di precipitazioni almeno fino a sabato prossimo.

Questa mappa, riferita alla media delle perturbazioni di GFS-12 valida per la giornata di giovedì prossimo, esplica molto bene l’influenza che il cut-off iberico, figlio di una marcata ondulazione del getto atlantico, avrà sul Mediterraneo centrale, con il richiamo di aria calda dalla Libia.

Il cutoff.dicevamo, farà affluire aria calda dall’entroterra libico-algerino con interessamento iniziale soprattutto di Tunisia e Sardegna con anomalie dell’ordine di 4°C oltre la media. Poi il cutoff affonderà sul Marocco.

Nella giornata di venerdi aumenterà l’afflusso di aria calda sull’Italia con un aumento generalizzato delle temperature che potranno superare i 20°C localmente soprattutto sulle regioni tirreniche e sulla Pianura Padana. Sarà probabilmente il “canto del cigno” del caldo che raggingerà l’apice nella giornata di sabato su Sardegna, regioni tirreniche e sud, perchè, già visbile nella mappa a 144 ore una importante ondulazione del getto si muoverà dalla Groenlandia per portare aria artica marittima sul mediterraneo centrale.

Sarà l’irruzione polare di cui parlavamo ieri che oggi viene confermata da entrambi i run ufficiali dei principali modelli mondiali e che dovrebbe arrivare sul nord Italia nella giornata della domenica delle Palme, come dicevamo sempre ieri.

L’ondulazione che prenderà origine da masse d’aria fredda di origine nord-atlantica nella traslazione verso oriente convoglierà aria artica marittima verso il Mediterraneo centrale.Sarà probabilmente il primo di diverse ondulazioni perturbate che potrebbero condizionare tutta la “Settimana Santa”; ma è ancora presto per dirlo, sembrano invece aumentare considerevolmente le probabilità del ritorno del freddo per la domenica delle Palme a riprova di una primavera dinamica più normale dell’inverno appena concluso.