Avevamo preannunciato ormai da diversi giorni la possibilità che l’inverno tornasse proprio alla fine del mese e proprio in concomitanza con la “Settimana Santa”. Bene, ormai sembrano non esserci più dubbi. L’inverno tornerà a farci visita da domenica prossima. Ma, andiamo con ordine commentando quello che accadrà la prossima settimana.
Già oggi abbiamo ampiamente sentito i primi tepori primaverili, con temperature che diffusamente hanno superato, da nord a sud i 20°C, la stazione meteo italiana più calda di oggi è stata Cagliari con ben 22°C, ma si sono superati i 20°C anche a Orte, Marina di Ginosa e Caserta, mentre la massima di Bologna è stata di 20°C. Domani avremo un abbassamento delle temperature a causa di un nucleo di aria fredda che scivolerà al di là delle Alpi con instabilità diurna soprattutto sulle regioni nord-orientali e del medio versante adriatico. Instabilità che si porterà velocemente verso sud portando precipitazioni entro la mattina di martedi anche sul Molise, Balsilicata e Puglia. Dopo questo guasto, a causa della ripresa delle correnti zonali e del famoso cut-off che oggi i modelli vedono addirittura affondare sulle Canarie, la Spagna vedrà concretizzarsi una intensa ondata di calore mentre per l’Italia arriveranno giornate tipicamente primaverili soprattutto sulle regioni tirreniche e sulla Pianura Padana.

Sarà la conclusione di questa lunga fase mite e stabile iniziata l’11 marzo scorso. Infatti, come dicevamo ieri l’azione combinata di un nucleo di aria fredda in discesa dal Labrador e la conseguente elevazione dell’anticiclone delle Azzorre porterà al distacco di una massa di aria fredda artica marittima proveniente dalla Scandinavia che passando per le isole Britanniche avrà come target il Mediterraneo centrale. E qui, siamo a 168 ore, “domenica delle Palme” iniziamo ad esserci i distinguo dei diversi modelli.

Per ECMWF-12 l’azione artica sarebbe piuttosto profonda con una evoluzione in cut-off freddo a condizionare il resto della “Settimana Santa” con temperature rigide ed instabilità diurna soprattutto sulle regioni adriatiche.

Mentre secondo GFS-12 avremmo un’azione molto veloce, anche se intensa, seguita subito dopo da un nuovo nucleo perturbato nord-atlantico in un contesto perturbato che caratterizzerebbe buona parte della settimana. Insomma oggi possiamo iniziare a confermare il ritorno dell’inverno proprio per la “Settimana Santa”. Avremo una Pasqua più fredda di Natale? Presto per dirlo…ma la beffa potrebbe essere dietro l’angolo.