Siamo di fronte ad un inizio di dicembre dominato dalle correnti fredde artiche, frutto di una fase di NAO negativa che esaurisce proprio in queste ore la sua spinta propulsiva. Vediamo infatti in questa sequenza l’andamento previsto per il prossimo mese di dicembre del consueto indice NAO-BLOCKING per cercare di capire quello che accadrà nel primo mese invernale.

Appare evidente una prima importante variazione rispetto allo scorso articolo.

La transizione tra NAO negativa a NAO positiva sembra non avvenire, il diagramma NAO-BLOCKING sembra portarsi in territorio neutro almeno fino alla metà del mese, quando potrebbero generarsi le condizioni per una più decisa transizione verso condizioni di NAO positiva. Cosa significa questo nel concreto? Significa che l’alta pressione sull’Oceano Atlantico continuerà a stazionare “di quinta” favorendo ancora per buona parte di questa settimana irruzioni di aria fredda di matrice artico-marittima. L’ultima delle quali, domenica potrebbe portare con se un contributo continentale, stante la formazione in area scandinava di una cellula di alta pressione.

Come si può vedere l’asse dell’ultima irruzione è più orientale rispetto alle precedenti, con una probabile maggiore influenza dell’aria fredda sulle regioni adriatiche ed al centro-sud. E dopo? Dopo la neutralità prevista del modello sembra farci pensare ad una fase dove possa esserci una confluenza tra le correnti umide atlantiche e quelle fredde orientali, con un progressivo cambio di pattern verso una ripresa della pressione in sede mediterranea seguita da una situazione di blocco alle correnti atlantiche verso il periodo natalizio. Quindi, in sostanza, al freddo, seguirà l’atlantico, con possibile neve al piano anche sul nord Italia, con successiva fase stabile. Per il freddo vero però occorrerà attendere almeno Natale.