Questa sera i principali modelli si confrontano ancora una volta su due differenti strade per il Mediterraneo centrale e l’Italia. GFS-12 continua a vedere una nuova importante fase perturbata ed inizialmente fredda soprattutto per il nord, mentre ECMWF-12, che in questo frangente climatico ha letto meglio la situazione del modello americano, prevede una occidentalizzazione dell’asse perturbato a causa dell’entrata in ballo del cutoff iberico che rientra prepotentemente all’interno della storia meteorologica di questa fase.

Secondo il modello americano dopo l’entrata del nucleo freddo tra sabato e domenica, il flusso perturbato atlantico riprenderebbe le redini del tempo mediterraneo attirato dal cut-off iberico in graduale spostamento verso levante. Sarebbero piogge e nevicate sulle Alpi e sulle regioni tirreniche, in un contesto termico normale al nord e piuttosto mite al sud.

La differenza tra l’evoluzione prospettata dai due modelli risiede nel comportamento del del cut-off iberico che, a differenza del modello americano viene visto non progredire verso est con la conseguenza che il secondo impulso nord-atlantico scenderebbe più ad ovest con un richiamo caldo sciroccale in quota sull’Italia che potrebbe determinare ingenti precipitazioni sulle regioni nord-occidentali italiane in contesto ovunque molto mite soprattutto al sud. Per il futuro della “settimana santa” e della Pasqua non ci sentiamo di esporci ancora a previsioni, molto dipenderà da come si evolverà questo primo impulso perturbato. Di certo ritorna una fase molto dinamica di questa primavera e di nuovo precipitazioni. Il freddo resterà latitante.