Il regime climatico invernale è dettato dal comportamento del vortice polare che è spesso, a sua volta, condizionato dal comportamento del suo omologo in stratosfera. Nei prossimi dieci giorni questa figura è vista approfondirsi a causa di un cospicuo raffreddamento a 10 Hpa, e gradualmente trasferire il suo centro dal Canada verso la Siberia.

Ciò determinerà la conclusione di questa lunga fase atlantica che ancora nei prossimi giorni determinerà fasi di maltempo ed un generalizzato raffreddamento per una ultima saccatura nord atlantica in entrata nel Mediterraneo proprio durante il weekend. Sarà il “canto del cigno” dicevamo della fase atlantica, che sarà sostituita dall’instaurarsi di una fase anticiclonica proprio in prossimità della metà del mese, nei giorni che tradizionalmente sono appunto chiamati “estate di S. Martino”.

Il proseguo non vede importanti disturbi a questa nuova configurazione che dovrebbe garantire almeno una settimana di condizioni di tempo stabile. Diciamo che la stabilizzazione del VP in questo periodo sta nelle normali vicende stratosferiche di novembre, quando il raffreddamento radiativo del polo nord rinforza notevolmente questa figura climatica. Va detto però che molti indizi ci fanno pensare al fatto che questa nuova fase stabile non durerà a lungo. Infatti già verso la fine della seconda decade di novembre potremmo vedere un primo importante scambio meridiano come indicato dalla mappa a 100 Hpa che alleghiamo qui di seguito.


E’ una mappa a 10 giorni per cui sarà da monitorare nei prossimi giorni. Per il momento godiamoci l’estate di S. Martino.