Siamo ancora sotto l’influenza della grande anomalia calda iniziata ormai quasi un anno fa. Anche marzo potrebbe riscrivere gli annali della climatologia, pur se iniziamo ad intravvedere a livello globale ed emisferico un certo rallentamento di questa anomalia. L’influenza di questo stato di cose si riverbera sul clima italiano che anche nel mese di marzo probabilmente segnerà il record storico mensile. Probabilmente ne registreremo gli effetti anche a fine del mese quando il nostro meridione potrebbe registrare temperature più vicine a valori estivi che non a quelli normali per fine marzo. Ma andiamo con ordine: la prossima settimana partirà con il maltempo soprattutto sulle regioni nord-occidentali e tirreniche. Poi a causa di uno spostamento dell’asse delle saccature atlantiche verso ovest sull’Italia inizieranno ad affluire correnti meridionali con curvatura anticiclonica soprattutto al sud. Vediamo che le elaborazioni dei modelli questa sera lo confermano.

Si tratterebbe di un prefrontale molto violento in azione proprio a cavallo tra “Sabato santo” e Pasqua con temperature che, in quota raggiungerebbero quasi i 20°C a 850 Hpa, secondo le elaborazioni di ECMWF-12, una fiammata di breve durata con venti impetuosi di scirocco che proprio per la Pasuqa potrebbero determinare, in assenza di velature o nebbie temperature molto alte sull’estremo sud, saremmo comunque lontani dai record storici, e, come dicevamo, sarebbe una parentesi di breve durata prima di un nuovo importante peggioramento a partire dal “lunedi dell’Angelo.

Nelle mappe di ECMWF-12 oltre alla +20°C che sfiora la Calabria si vedono i segni inequivocabili del peggioramento del tempo arrivare da ovest ed un nuovo calo delle temperature a causa dell’afflusso di correnti oceaniche ancora protagoniste ad aprile. Insomma primavera calda e dinamica, la macchina climatologica continua a dissipare come meglio puà il grande surplus termico accumulato in questi mesi.