Spesso in meteorologia anche piccoli cambiamenti possono determinare grandi conseguenze. Abbiamo parlato ieri dei passi indietro sul lato “freddo” fatto dai modelli deterministici ed abbiamo spiegato le motivazioni circolatorie che avrebbero potuto determinare ancora condizioni miti e stabili anche oltre la prima decade di febbraio. CONFERME SULLA FINE DEL DOMINIO ANTICICLONICO PER IL FREDDO ANCORA MOLTI DUBBI. Bene, oggi possiamo dire al contrario, che più di un passo è stato fatto dai modelli mondiali, soprattutto quello europeo, verso un febbraio più dinamico e freddo, così come GFS da qualche run suggerisce. Ma andiamo con ordine andando a mostrare inizialmente la media delle perturbazioni del modello americano per le 180 ore (7 giorni e 12 ore da oggi, quindi valide per il 7 febbraio vero e proprio crocevia del febbraio meteorologico)

Prima marcata ondulazione del getto atlantico determinata dalla formazione in zona groenlandese di quel “famoso” anticiclone termico capace finalmente di separare le vorticità del VP tra quello canadese e quello scandinavo. Il risultato potrebbe essere una discesa di aria artico-marittima con target principale l’Europa orientale. Questa visione è suffragata anche dal modello europeo che, per l’ennesima volta quest’anno, si accoda a quello americano.

Il modello europeo, in grande confusione questi giorni, vede un’attivqzione delle correnti oceaniche con le piogge che interesserebbero finalmente anche il Mediterraneo ma, soprattutto, la separazione in due tronconi confrontabili per dimensioni del VP: una posizionata sul Canada e l’altra sulla Scandinavia. Questa configurazione è anche confermata dalla media dei run di GFS-12 che presentiamo qui di seguito e che viene ormai reiterata da diversi giorni.

Il Vortice polare “esploso” in tre parti: una in estremo oriente, l’altra sulla Scandinavia, la terza sul Canada, una depressione islandese che tornerebbe a portare perturbazioni verso il Mediterraneo e la possibilità che ne segua il blocco atlantico con possibili irruzioni artiche marittime. Insomma un febbraio che potrebbe essere ancora dinamico e che continua ad avere come crocevia del suo futuro la fine della prima decade; si deciderà tutto in quei giorni. Seguiteci per vedere come andrà a finire…