Questa mattina il primo impulso di aria fredda polare marittima ha dispensato i suoi effetti sul centro-nord Italia con nevicate diffuse e persistenti dai 600 m in su. Il Passo del Brennero a circa 1400 m è stato chiuso alla circolazione per una fitta nevicata. Ha nevicato però, dicevamo, anche più in basso. L’aria fredda sta ora entrando sul Mediterraneo.

Il fronte freddo è a ridosso della Sardegna ed ha pienamente raggiunto: Portogallo, Spagna e Francia ed in queste ore irromperà anche sul nord Italia, ha già raggiunto il Piemonte, spazzando via le ultime nubi. Il fronte caldo invece è ora sull’estremo sud dove sta dando origine a precipitazioni soprattutto sulle regioni tirreniche. Domani residue precipitazioni al centro-nord mentre il sud sarà interessato dal fronte freddo con la formazione di un minimo di pressione sulla Sicilia. Saranno precipitazioni intense a partire dalla serata soprattutto su Sicilia e Calabria in propagazione verso Lucania, Campania e Puglia. Ci saranno anche nevicate oltre i 1800 m. Poi, come dicevamo ieri, arriverà un nuovo peggioramento lunedi sul nord a causa del secondo impulso che scenderà dalla Gran Bretagna verso il Mediterraneo centro-occidentale con traiettoria più occidentale rispetto alla prima.

Un minimo sulla Francia meridionale convoglierà correnti di sciorocco al suolo che determineranno tra le 24 e le 36 ore di precipitazioni sul nord Italia, dalla mattina di lunedi fino a mercoledi. Ci saranno ancora nevicate che nella giornata di lunedi potranno interessare le Alpi nord-occidentali anche a quote basse. Poi mercoledi inizierà l’ultima fase di questo lungo peggioramento. Un minimo di pressione dalla Tunisia risalirà la penisola interessando soprattutto il sud. Saranno precipitazioni intense, un classico ciclone mediterraneo dalla traiettoria, come al solito, imprevedibile che potrebbe attirare a sè, per il prossimo fine settimana un altro impulso instabile nord-occidentale. Vediamo le mappe relative al minimo relative alla giornata di mercoledi.

Lievi differenze tra i due principali modelli di previsione che potrebbero però sortire importanti differenze nel quantitativo di precipitazioni e sulle zone maggiormente colpite. Sicuramente Sicilia e Calabria dovrebbero essere tra le regioni maggiormente penalizzate, ma molto dipenderà dalla posizione del minimo e dalla sua traiettoria. Per il futuro dicevamo che il Mediterraneo resterò zona di influenza delle correnti nord-occidentali con nuove possibili fasi di maltempo, in un contesto comunque non particolarmente freddo almeno fino alla fine della prima decade di marzo. Insomma oggi inizia una lunga fase di maltempo, sarà necessario porre molta attenzione alle dinamiche idrogeologiche del nostro Paese, al sud, stante le scarse nevicate, sarà necessario monitorare i corsi dei fiumi, mentre sulle Alpi occorrerà fare molta attenzione al pericolo delle valanghe vista la cospicua quantità di neve fresca in arrivo.