E’ in atto il cambiamento che abbiamo accompagnato, nelle nostre previsioni giornaliere, costantemente ormai dal 14 febbraio scorso. Ci siamo. Come possiamo vedere dall’immagine del satellite le previsioni deterministiche si trasformano in concreta realtà.

Il motore di tutto è splendidamente rappresentato dal fiume di aria fredda, contraddistinta dalle classiche nubi a ciottoli, che si versa sull’Oceano Atlantico in direzione della Gran-Bretagna, Francia e penisola iberica. Il target principale sembra proprio il Golfo di Biscaglia, come abbiamo più volte rimarcato nei giorni scorsi. Di risposta una intensa corrente in quota di libeccio proveniente dal Marocco convoglia aria calda ed umida sul Mediterraneo dove è visibile un fronte caldo molto organizzato (nubi bianche brillanti) questo fronte sta già provocando precipitazioni su tutto il centro-nord e lo farà per tutta la notte e per buona parte della giornata di domani quando il sistema perturbato scenderà verso sud. Le nevicate sulle Alpi si attesteranno intorno ai 1200 m questa notte in rapida discesa fino agli 800-1000 m domani mattina. Sabato sarà la volta delle precipitazioni per il centro-sud, a macchia leopardo, mentre il nord subirà l’entrata del fronte freddo con una marcato calo delle temperature. Domenica sarà la giornata più fredda di questa prima fase con temperature sotto i 5-6°C al centro nord ed intense precipitazioni al centro-sud. Poi interverrà la seconda fase del peggioramento che questa sera viene vista piuttosto concordemente da entrambi i modelli principali.

Un minimo di pressione sulla Francia convoglierà ancora aria fredda sulla Spagna ed un richiamo mite si sovrapporrà all’aria fredda sull’Italia portando una nuova fase di maltempo sul centro-nord per la giornata di lunedi. Sarà questa la fase più intensa dell’intero peggioramento per il nord con intense precipitazioni nevose sui rilievi alpini oltre i 600-800 m e sugli Appennini oltre i 1200 m in rapida risalita oltre i 1500 m. Poi l’intero sistema andrà in cutoff e sarà la volta del sud di nuovo protagonista di una fase perturbata.

Sarà questa la fase più “pericolosa” di tutto il peggioramento, infatti è confermata anche questa sera la formazione di un intenso minimo di pressione sulla Tunisia con annesso ciclone baroclino capace di portare abbondanti precipitazioni in graduale risalita dalla Sardegna verso tutta l’Italia da giovedi della prossima settimana, situazione ancora una volta da confermare e monitorare. Sembra che la ferita inferta da questo intenso peggioramento, come si diceva ieri PATTERN A OMEGA ROVESCIATO DA DOMANI LUNGO PERIODO DI MALTEMPO possa durare davvero a lungo, con reiterazioni di nuclei nord-atlantici anche per l’inizio di marzo; ma è ancora presto per inoltrarci così avanti nella previsione. Una cosa però appare certa: l’inverno più mite, forse di sempre, in Italia, si chiuderà con il maltempo salvando la stagione sciistica sulle Alpi e probabilmente allontanando lo spettro della siccità nei prossimi mesi estivi…ce n’era davvero bisogno.