Sudden stratwarming

Con l’immagine di copertina mostriamo il responsabile di quella che potrebbe essere una crisi davvero notevole del VP nel mese di gennaio. In gergo questo evento viene chiamato sudden stratwarming, letteralmente “riscaldamento stratosferico improvviso”. Possiamo infatti apprezzare la rapidità del riscaldamento analizzando le seguenti mappe di previsione di oggi 25 dicembre 2023.


https://www.shellrent.com/?rtuhistory=4c9c38bbdbcc5076e0c0fa4b5c7711a8c315e65521f90113480e5d697ca1e0be9f7b3f88b3514d2efb29ffd46b6fa816

Si vede chiaramente in queste mappe l’insorgenza improvvisa del riscaldamento stratosferico in zona aleutina, tra l’altro in corrispondenza con un raffreddamento del VP a 10 Hpa. Il fenomeno pare innescarsi già a 144 ore, quindi intorno al primo di gennaio, ma gli effetti sulla stabilità del VP andrebbero a verificarsi intorno al 7 gennaio come possiamo vedere dalla seguente mappa.

Split del VP a 360 ore.

La dinamica appare sostanzialmente confermata rispetto a ieri con la separazione del VP in due circolazioni autonome: una sul Canada l’altra sulla Siberia. Interessante notare come il fenomeno si estenderebbe anche già a 30 Hpa, segno di una veloce propagazione alle quote inferiori, come possiamo vedere dalle seguenti mappe.

Mappa delle temperature a 30 Hpa prevista per l’8 gennaio.
Mappa delle isobare a 30 Hpa per l’8 gennaio.

A questa velocità potrebbe diffondersi in troposfera entro una settimana, per cui direi che il target per effetti evidenti sulla circolazione generale potrebbe essere la metà di gennaio. Fino a quel momento il tempo dovrebbe essere ancora dominato da una circolazione mediamente occidentale, come i modelli di questa mattina confermano. Dovremo monitorare attentamente la situazione nei prossimi giorni per apprezzare l’entità del fenomeno e gli effetti in stratosfera e poi in troposfera. L’inverno potrebbe sorprenderci dopo l’anno più caldo di sempre.