Si moltiplicano i segnali che portano al pensare che la primavera 2024 possa essere, nel suo principio, almeno, più fredda della norma. Sembra infatti che il vortice polare abbia imboccato la strada di un prematuro tramonto. Infatti nelle prossime ore arriverà l’ennesimo strat-warming che lo destabilizzerà. Fino ad oggi nessuno dei precedenti riscaldamenti stratosferici ha determinato conseguenze per il Mediterraneo centrale.

Ennesimo riscaldamento stratosferico a 10 Hpa al quale sembrerebbe seguirne un successivo ancora più forte. Marzo probabilmente sarà fortemente condizionato da questi eventi stratosferici.
Sarà quindi possibile che questa fase climatica, caratterizzata dalla circolazione nord-occidentale, possa essere sostituita da un nuovo pattern. Ma andiamo con ordine. Partiamo dall’evoluzione del tempo per questa settimana.

Confermata la formazione del minimo mediterraneo con centro sulla Tunisia. Oggi il modello europeo vede una risalita verso nord del minimo con un maggiore coinvolgimento sia delle regioni meridionali che di quelle centrali fino all’Emilia-Romagna, a conferma della ancora scarsa predicibilità del comportamento di questo sistema perturbato. Si conferma anche l’aggancio della depressione mediterranea con il flusso di correnti nord-occidentali che determineranno per il week-end un nuovo peggioramento nel fine-settimana.

Ancora una volta sarebbero le regioni nord-occidentali e la Toscana le più interessate da questo peggioramento. Con quota neve più bassa rispetto alle ultime ore, ma già appare evidente in questa mappa un cambiamento che potrebbe determinare una svolta nel clima di marzo. Inizia infatti ad intravvedersi una tendenza da parte di masse di aria fredda continentale a retrogredire verso ovest. Ma, è in zona polare che potrebbe determinarsi il cambiamento capace di compromettere il tempo di marzo e, potenzialmente, riportare il freddo in Europa.

In questa mappa riferita a mercoledi della prossima settimana si vede chiaramente una nuova crisi del vortice polare che andrebbe in split con nuclei di vorticità in trasferimento verso il Canada e verso la Siberia. Di conseguenza potrebbero determinarsi le condizioni per la formazione di una circolazione secondaria fredda continentale attorno ad una cellula di alta pressione che si eleverebbe fino alla Scandinavia.

Un pattern che potrebbe reiterarsi per diversi giorni riportando il freddo in Europa e rinnovando occasioni per irruzioni di aria fredda continentale anche sul Mediterraneo centrale. Sarà dunque necessario monitorare attentamente queste tendenze. Marzo potrebbe portare con se una fredda primavera.