Ultime ore di stabilità prima di un cambio drastico delle condizioni del tempo. Ancora però visioni molto diverse tra i due principali modelli con ECMWF-12 indirizzato verso un’asse delle saccature più occidentale e GFS-12 con una visione del tutto differente. Una cosa però appare certa: irrompe l’Atlantico. Ma andiamo con ordine presentando le mappe della fase perturbata di origine polare marittima in arrivo tra sabato e domenica.

Il primo impulso di origine polare porterà un veloce peggioramento delle condizioni del tempo tra sabato e domenica con fenomeni temporaleschi anche di forte intensità soprattutto sul nord-est in veloce spostamento domenica sulla Puglia, con drastico calo delle temperature. Poi, e qui iniziano le discrepanze tra i due principali modelli, irromperà, dicevamo, l’Atlantico. Partiamo dalla visione di GFS-12

L’impulso freddo nord-atlantico entrerebbe dalla porta di Carcassona, come è spesso accaduto quest’anno, determinando precipitazioni intense sul centro-nord in un contesto di temperature sotto la media. Sarebbe di nuovo neve sopra gli 800-1000 m sulle Alpi occidentali. A questo impulso ne seguirebbero altri fino alla fine della settimana in un contesto di sotto-media termico al nord. Passando invece ad ECMWF-12 vediamo che l’impulso freddo nord-atlantico scenderebbe sulla Spagna attivando correnti di libeccio in quota che potrebbero determinare sulle regioni tirreniche, specie quelle del centro-nord, precipitazioni intensissime con quota neve oltre i 1200 m. Sarebbe questa una situazione idrogeologica davvero preoccupante. Certamente da monitorare.

Questa fase perturbata dovrebbe esaurirsi, secondo entrambi i modelli, entro Pasqua, che, secondo le prime proiezioni, potrebbe essere non solo soleggiata ma molto mite per l’arrivo di un pre-frontale di origine africana, ma avremo tempo di riparlarne. Per il momento mostriamo le previsioni di GFS-12 e ECMWF-12 a 10 giorni valide proprio per Pasqua.

Entrambi vedono una saccatura sull’Europa occidentale con risposta calda anticiclonica sull’Italia. Va detto che questa fase sarebbe transitoria con tutto il sistema in rapido spostamento verso levante ed un inizio di aprile sotto il segno, ancora una volta, del cattivo tempo. Da notare infine lo sfaldamento del vortice polare con i centri di vorticità principali tutti spostati sull’Europa con una zona scandinava ancora una volta sotto pesanti anomalie termiche negative. Potrebbe essere questo il viatico per un aprile fresco per l’Europa mediterranea? Vedremo, per il momento confermiamo una primavera ancora dinamica e molto piovosa.