Siamo alle prese in queste ore da un evento di stratwarming dagli effetti ancora da valutare in troposfera. I modelli matematici ancora brancolano nel buio di una previsione a lungo termine che potrebbe subire importanti variazioni nei prossimi giorni.https://www.progettoscienze.com/blog/si-compie-lo-stratwarming-a-120-ore-split-a-10-hpa/ Sarà utile dunque capire se e quando potremo sciogliere la prognosi su un possibile evento di Buran in Europa. In realtà non è molto difficile individuare gli elementi configurativi essenziali affinchè masse di aria gelida continentale si dirigano verso il “Vecchio Continente”. Vediamole in questa carrellata che vi proponiamo. Le configurazioni che vi proponiamo qui di seguito si riferiscono agli ultimi 6 importanti eventi di stratwarming.

1985

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Non potevamo che partire dal 1985. In realtà come è noto, l’evento prende origine negli ultimi giorni del 1984 quando una anomala zona di alta pressione sull’Artico russo spacca in due parti in VP: una sul Canada l’altra sulla Siberia. Notate la grandezza della porzione di VP che si isola sulla Siberia, possiamo delineare l’intensità dell’evento proprio dalla vastità del lago gelido che si isola sulla Siberia, in questo caso, come vedremo, non avremo negli anni successivi eventi di magnitudine paragonabile.

1996

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L’evento del 1996 è atipico, fa parte, come vedremo, degli eventi che prendono origine dall’intrusione di una alta pressione in zona aleutinica, come nel 2009, il VP non riesce a spaccarsi completamente, rimane infatti un collegamento sulla Groenlandia, la porzione di VP in zona siberiana è notevole, inferiore comunque a quella del 1985.

2001

Alta pressione sull’artico russo, come nel 1985 il VP si spacca in due, la parte siberiana oltre ad esse molto più piccola rispetto alle precedenti si posiziona in estremo oriente.

2009

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Il 2009 è assimilabile al 1996; la spaccatura del VP avviene a causa dell’intrusione di un’alta pressione in zona aleutinica, la parte siberiana del VP si posiziona al terzo posto in fatto di ampiezza.

2012

L’evento da molti considerato tra i più pesanti degli ultimi anni. In questo caso la alta pressione polare si sviluppa, caso unico all’interno della nostra carrellata, si sviluppa sull’estremo artico russo quasi in Kamchatka. Il VP si spacca, la parte più grande si isola sul Canada occidentale, la parte siberiana sull’estremo oriente come nel 2001 ma con una vastità non trascurabile, inferiore a quella del 1985 e del 1996.

2018

https://psl.noaa.gov/data/composites/hour/

L’ultimo caso, quello del 2018: alta pressione che si sviluppa sulla Svalbard. Il VP si divide in due circolazioni indipendenti: una sul Canada, l’altra sulla Siberia, anche se le due circolazioni non si dividono completamente.

Eventi di Buran in Europa classifichiamoli

Riassumendo: possiamo determinare delle caratteristiche che determinano certamente un evento di Buran in Europa dalle caratteristiche STRONG:

ALTA PRESSIONE IN ZONA POLARE

DIVISIONE COMPLETA DEL VP IN DUE PARTI: UNA SULLA SIBERIA L’ALTRA SUL CANADA

Abbiamo poi delle situazioni intermedie. Che potremmo definire NON COMPLETE.

ALTA PRESSIONE IN ZONA ALEUTINICA

DIVISIONE NON COMPLETA DEL VP COLLEGAMENTO SULLA GROENLANDIA

In genere configurazioni di questo tipo determinano degli eventi che colpiscono soprattutto l’Europa centrale ma non possono essere classificati come STRONG perchè vanno incontro a disturbi atlantici dovuti alla impossibilità di un blocco delle correnti oceaniche completo e duraturo.

ALTA PRESSIONE IN ZONA POLARE

DIVISIONE NON COMPLETA DEL VP COLLEGAMENTO SULL’ESTREMO ORIENTE

Configurazione non duratura il Buran arriva interessa tutta l’Europa, anche le zone più meridionali.

In conclusione: affinchè si faccia la storia, come nel 1985 o nel 2012, il VP deve subire una spaccatura completa, così da determinare due circolazioni indipendenti: una sulla Russia e una sul Canada, quella sul Canada determina le condizioni per il blocco atlantico, la porzione siberiana fa il resto andando in retrogressione verso l’Europa.

Mostriamo i principali modelli a 192 ore.

Buran in Europa nel 2021?

Visione completamente differente tra i due: entrambi vedono un evento intermedio, dunque NON STRONG, GFS vede un anticiclone polare con VP spaccato con la parte siberiana in estremo oriente e collegamento tra le due figure sull’Alaska, dunque schema simile al 2018, mentre ECMWF vede un disturbo simile al 2009 e al 1996 con collegamento in Groenlandia. In entrambi i modelli appare evidente una divisione asimmetrica del VP con una piccola, troppo piccola porzione isolata sul Canada. Ecco che in entrambi i modelli, in un primo tempo il blocco atlantico è insufficiente a dirigere masse buraniche sull’Europa a causa della concomitanza di due fattori sfavorevoli: il nucleo gelido troppo spostato in estremo oriente, la circolazione canadese troppo debole per determinare blocchi atlantici di tipo REX. Vedremo nei prossimi giorni se lo schema verrà confermato o variato. Vedremo nei prossimi giorni, con la valutazione dello strawarming in stratosfera come cambieranno le cose, per il momento i modelli non vedono il Buran.