Il VP assume forma oblunga come nel 1956…Lo andiamo scrivendo ormai da un mese. Avevamo delineato la data del 10 gennaio come decisiva per un cambio di scenario a livello emisferico delle condizioni climatiche a causa dell’evento di stratwarming che ha sconvolto la circolazione stratosferica in questi giorni. Bene, anche se, lo split del VP stratosferico alla fine non si è determinato, abbiamo una situazione stratosferica assolutamente instabile, con un VP disassato (displacement) che ben difficilmente nelle prossime settimane riuscirà a riorganizzarsi in una conformazione stabile. Questo determinerà grande dinamicità e grande difficoltà da parte dei modelli matematici a prevedere il tempo anche in range temporali ristretti.https://www.progettoscienze.com/blog/stratwarming-e-buran-in-europa/ A questo punto saranno certamente le dinamiche troposferiche a determinare i prossimi passi della storia invernale 2020-21. Vediamo dunque cosa si dicono i modelli matematici. Qui di seguito presenteremo una carrellata dei principali modelli matematici mondiali fissata alle 144 ore (venerdi prossimo).

ALTA PRESSIONE POLARE SPACCA IL VP

Per ECMWF e GFS presentiamo le medie delle diverse corse.

Come possiamo notare dalla grafica in tutti ormai i modelli, cosa che non vedevamo negli scorsi giorni, è palese e concreta la traccia degli sconvolgimenti stratosferici nella comparsa di una cellula di alta pressione polare proprio in prossimità del polo geografico.Inoltre, altra importante anomalia dell’inverno 2020-21, il VP appare asimmetrico, il lobo principale si trova in zona siberiana, mentre solo un esiguo pezzo si posiziona sul Canada. Questa è senza ombra di dubbio l’anomalia più importante perchè delinea certamente una maggiore propensione delle masse d’aria gelida a interessare l’Europa che non l’America settentrionale.

IL VP ASSUME FORMA OBLUNGA COME NEL 1956

Inoltre, in tutti i modelli appare evidente questa mattina come il collegamento tra lobo siberiano e lobo canadese sia visto spezzarsi nel medio lungo termine. Ciò determinerebbe una forma del VP oblunga simile alla situazione del 2018 e soprattutto simile a quella del gennaio 1956, vediamole qui di seguito confrontate con la carta presentata oggi dal modello ufficiale di ECMWF.

Evidenti le somiglianze, soprattutto con il 1956, in particolare, voglio sottolineare che la mancanza di un completo split del vortice polare ne preserverebbe la relativa stabilità in modo da determinare potenzialmente dei connotati di persistenza del pattern gelido, come avvenne nel 1956. Insomma oggi ECMWF percorre nel suo run ufficiale una strada affascinante che dovrà essere assolutamente confermata nei prossimi giorni. Certamente viviamo una situazione climatica anomala e certamente sensibile, come dicevamo all’inizio, di possibili importanti stravolgimenti. Vi sapremo aggiornare in tempo reale sulle sue evoluzioni.