Come di consueto facciamo il punto climatologico del mese appena passato, dando uno sguardo all’affidabilità delle nostre previsioni stagionali. Partiamo dalle anomalie dei geopotenziali in Europa.

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Appare chiarissima una zona di anomalia positiva sulla Scandinavia, che, come vedremo in seguito, sarà responsabile di una marcata anomalia termica positiva in quelle regioni. Conseguentemente le correnti fresche ed instabili atlantiche prenderanno una direzione più meridionale interessando il Mediterraneo centro-occidentale.

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Le nostre previsioni seguivano, a grandi linee, questo schema, evidenti infatti le zone di anomalia negativa sul Mediterraneo centro-occidentale, anche se più marcate di quelle reali.  Parlavamo dell’aspetto termico. Ancora una volta il mese di maggio, così come i mesi precedenti, registra anomalie termiche positive diffuse. particolarmente marcate risultano quelle registrate sulla Scandinavia, come vedremo nella successiva analisi.

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Fino a 6°C al di sopra delle medie del periodo le temperature registrate sulla Svezia, anomalie diffuse e marcate un po’ su tutta l’Europa orientale, mentre il Mediterraneo occidentale registra le uniche anomalie negative di tutto il continente. L’Italia subisce più gli effetti negativi della circolazione “basso atlantica” che quelli positivi dell’anomalia scandinava. Temperature leggermente al di sopra della media su quasi tutto il paese con temperature in media solo su Tirreno e isole maggiori.

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Anche questa volta le nostre previsioni centrano le principali anomalie, se ci concentriamo poi sull’Italia notiamo che le nostre previsioni si possono quasi sovrapporre alla realtà climatica.

Concludiamo con l’aspetto precipitativo, quello più interessante di tutti. Il nostro paese subisce una marcata anomalia positiva delle precipitazioni come vedremo qui di seguito.

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Precipitazioni fino a cinque volte la media sulle regioni centrali (Umbria e Toscana) in generale al di sopra della media su tutto il paese, fatta eccezione per la Sicilia orientale. Le precipitazioni appaiono più frequenti che abbondanti, scongiurando problemi idrogeologici. Anche in questo caso, come vedremo qui di seguito, le nostre previsioni centrano l’anomalia positiva.

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Evidenti le somiglianze tra la realtà e la nostra previsione, che nello specifico era stata meno estrema della realtà degli eventi. Insomma buone performance delle nostre previsioni stagionali, che si confermano un buono strumento di analisi generale delle sorti del tempo.