Particolarmente disomogeneo quest’anno il comportmento dell’ITF. La scorsa decade l’ITF nella sua parte occidentale schizzò verso nord riportando su gran parte dell’Europa centrale un ultimo scampolo di estate, con il mezzogiorno d’Italia interessato dal rientro di aria fresca ed instabile da est, in aggiramento dell’alta pressione africana dalle baleari fin sulla Francia e la Germania. Ora le parti si invertono di nuovo. Infatti vediamo in questa prima decade di settembre una nuova impennata oltre la media dell’ITF nella sua parte orientale, con la parte occidentale che sembra ritirarsi definitivamente, vedremo in questo articolo le possibili conseguenze climatiche sull’Italia. Ma partiamo dal consueto bollettino del NOAA.

Dal 01-10 settembre, la parte occidentale dell’ITF si è spostata significativamente a sud rispetto alla sua precedente posizione decadale. Al contrario, la parte orientale dell’ITF si è spostata leggermente a nord rispetto alla sua precedente posizione decadale. La parte occidentale (10W-10E) dell’ITF si è situata approssimativamente a 18,1 N, più a sud della posizione climatologica centrata a 18,8 N. Questa posizione dell’ITF può essere spiegata dall’attenuazione delle precipitazioni nell’estremo nord del Senegal, nella Mauritania meridionale e nel Niger centrale. La parte orientale (20E-35E) dell’ITF si è situata a 16.5N, che è a nord della posizione climatologica centrata a 16.1N. Questa posizione potrebbe essere spiegata dall’aumento delle precipitazioni nel Ciad centrale, nel Sudan centrale, in Eritrea e nell’Etiopia nordoccidentale. La figura 1 mostra la posizione attuale dell’ITF rispetto alla posizione media a lungo termine durante la prima decade di settembre e la sua posizione precedente durante la terza decade di agosto. Le figure 2 e 3 sono serie temporali, che illustrano i valori latitudinali delle porzioni occidentale e orientale dell’ITF, rispettivamente, e le loro evoluzioni stagionali dall’inizio di aprile 2021.

L’ITF dunque declina a ovest ma rimane ben alto ad est, questa peculiare configurazione potrebbe determinare nel proseguo di settembre un ritorno allo schema visto questa estate con una circolazione fredda nord europea a lambire il nord Italia con diverse occasioni per precipitazioni e temperature nella media o leggermente sotto e il meridione invece ancora sotto le correnti tiepide nord-africane con una sostanziale continuazione delle condizioni estive. Vorrei soffermarmi infine sulle condizioni termiche dell’Europa: appare evidente un importante e duraturo raffreddamento del comparto centro-settentrionale; ciò provocherà prima o dopo un arrivo in grande stile dell’autunno anche a sud delle Alpi.