L’Australia sotto gli effetti della Nina.

Sappiamo bene quanto la nina, il particolare raffreddamento delle zone prospicienti le acque dell’Oceano Pacifico a largo del Perù, possano condizionare il clima mondiale. Sono altrettanto conosciute le correlazioni tra la Nina e la piovosità in Australia. Correlazioni che sono state puntualmente confermate quest’anno. Qui di seguito mostriamo l’anomalia del tasso di piovosità dell’estate appena conclusasi.https://www.progettoscienze.com/blog/gennaio-2021-sorprende-record-di-freddo-maggiori-di-quelli-di-caldo/

Evidenti le anomalie positive, surplus idrico, soprattutto sulla zona nord-occidentale e su tutta la parte orientale del continente, ed è proprio in questa regione che abbiamo assistito nelle ultime ore ad una disastrosa alluvione. Qui di seguito presentiamo la mappa relativa a marzo ed all’ultima settimana.

Impressionante il valore di Marzo nella zona di Brisbane particolarmente colpita dalle precipitazioni fino ad otto volte superiori alle medie del periodo. Una situazione devastante soprattutto se pensiamo alla vastità del fenomeno che ha una dimensione di quasi 500000 Km^2, quasi il doppio delle dimensioni del nostro paese per intenderci, contraddistinte da medie di piovosità comprese tra il doppio delle medie, e come dicevamo, l’ottuplo. Insomma una anomalia devastante, tra le peggiori sicuramente degli ultimi anni, soprattutto perchè avvenuta in estate, dove in genere, nelle stesse zone, gli australiani hanno a che fare con rovinosi incendi. L’Australia sotto gli effetti della nina dunque che solo nelle ultime settimane abbandona i tratti di grande forza con valori che risalgono leggermente (indice MEI da -1,2 di novembre a -0,9 di febbraio). Nina che si fa fortemente sentire anche sul piano termico come vedremo nell’ultima mappa.

Mappa delle anomalie termiche, fino a -1,5°C sotto la media. https://psl.noaa.gov/data/composites/day/

Annata dunque contraddistinta da vaste e numerose anomalie, potremmo aspettarci simili fenomeni anche sull’emisfero nord? Dipenderà molto dall’andamento della Nina, certamente il clima globale segna in questo inizio 2021 interessanti scostamenti rispetto al consueto “caldo canovaccio”.