La Soufriere non accenna a placarsi

Salve, abbiamo deciso di concentrare l’informazione riguardante la situazione del La Soufriere in un unico articolo giornaliero che si comporrà del consueto update dell’UWISeismic Reasearch e delle previsioni giornaliere del modelli ECMWF sulle emissioni di SO2 in atmosfera, così da rendere più agevole la lettura e l’informazione su questo evento di portata notevole che stiamo vivendo insieme ormai da quasi una settimana. Naturalmente se dovessero esserci delle notizie particolarmente importanti seguiranno articoli puntuali di approfondimento.https://www.progettoscienze.com/blog/la-soufriere-aumentano-le-emissioni-di-so2-raggiunta-la-tunisia/

UPDATE 14-4-2021 UWISeismic Reasearch

  1. L’attività sismica del La Soufriere a S. Vincent mostra un quadro similare a quello di ieri.
  2. I piccoli terremoti di lungo periodo hanno continuato gradualmente a crescere in numero dopo l’attività esplosiva delle 6.30 del 13 aprile.
  3. Queste scosse sono continuate fino ad un altro episodio di attività esplosiva registrato alle 8,30 pm del 13 aprile.
  4. Questo episodio ha generato continui tremori sismici che sono durati 4-5 ore.
  5. Dopo l’episodio i tremori sono cessati, mente i piccoli terremoti a lungo periodo sono lentamente ricominciati a crescere in numero.
  6. Le esplosioni registrate sono durate 40 minuti ed hanno prodotto correnti di densità piroclastica (nubi ardenti) che sembra si siano concentrate sulle valli che segnano il corso del fiume Rabacca sulla costa orientale dell’isola.
  7. I PDC sono caldi (200°-700°C) flussi di terra vapori e cenere.
  8. Lahars (flussi di fango) sono stati rilevati nell’area di Sandy Bay il 13 aprile.
  9. Il vulcano continua la sua attività esplosiva ed ora ha iniziato anche la produzione di nubi ardenti.

Particolarmente preoccupanti le notizie dunque dal fronte delle osservazioni dell’UWI, il La Soufriere non solo non accenna a diminuire la sua attività ma incomincia anche a produrre le temute nubi ardenti e colate di fango che fortunatamente, stante la precipitosa evcuazione della popolazione non stanno producendo vittime.

Passiamo ora ad analizzare la produzione di SO2 in atmosfera che appare ancora in aumento.

A 500 Hpa le emissioni di SO2 abbracciano ormai anche buona parte dell’Africa settentrionale, dove anche a 300 Hpa si susseguono nubi di SO2, quella che ieri era sulla Tunisia oggi è sulla Libia mentre un’altra molto densa si è oggi portata sull’Algeria, anche in alta atmosfera ormai la SO2 inizia a raggiungere concentrazioni importanti, ciò a livello climatico potrebbe determinare importanti conseguenze, con un raffreddamento dovuto alla riflessione dei raggi solari da parte dell’acido solforico alle alte quote. Qui di seguito mostriamo le previsioni di oggi del modello ECMWF, ancora una volta l’ampiezza e la concentrazione della SO2 in atmosfera appaiono maggiori rispetto a ieri, segno che l’attività del La Soufriere non accenna a diminuire.