Gli ultimi dati del RAOB di Singapore certificano una straordinaria notizia, la QBO torna in fase orientale. La notizia è straordinaria perchè sancisce senza alcun dubbio il comportamento più anomalo della sua storia climatica . Occorrerà fare dunque un passo indietro per capire cosa sta accadendo.

Cosa è la QBO?

Nel corso infatti degli scorsi mesi avevamo sottolineato ed analizzato un rarissimo “reversal event” nell’andamento della QBO. La QBO infatti ha un andamento ciclico e ben studiato, secondo wikipedia: l’oscillazione quasi biennale (in inglese: Quasi-biennial oscillation), detta anche indice QBO, è un’oscillazione quasi periodica dei venti della stratosfera equatoriale; ogni 28-29 mesi invertono la direzione di provenienza, alternando fasi occidentali durante le quali i venti hanno provenienza mediamente occidentale (westerlies) (indice QBO positivo) e orientali, durante le quali prevalgono i venti di direzione orientale (easterlies) (indice QBO negativo). Quindi il periodo con una stessa circolazione è di circa 28-29 mesi. Ci aspettavamo dunque una QBO ben negativa durante l’inverno 2020-21 che unita alla particolare condizione del ciclo solare avrebbe determinato una certa instabilità del VP. Invece nel corso di questa estate le cose sono andate diversamente, la QBO ha subito una positivizzazione su tutta la colonna che aveva portato lo stesso RAOB a decretare il passaggio a fase occidentale dell’indice. https://www.progettoscienze.com/blog/qbo/

Il passaggio di fase potrebbe diffondersi a tutta la colonna

Dai dati del RAOB di Singapore, inoltre si evince come velocemente il passaggio di fase della si stia diffondendo agli strati sottostanti facendo intendere che nel corso dei prossimi mesi il passaggio di fase potrebbe estendersi a tutta la colonna.

Mappa della direzione dei venti stratosferici. A 30 Km c’è già una circolazione orientale.

Ora, è evidente come tutta la colonna abbia ancora una circolazione prevalente occidentale, e questo si riverbera sul VP che è ancora discretamente forte. Non possiamo però escludere che nei prossimi mesi si possano verificare le condizioni per stratwarming e per l’instabilizzazione del VP, che tra le altre cose, sembrerebbe già ora molto più debole rispetto allo scorso anno. Potremmo dunque essere alla vigilia di un inverno con gli indici teleconnettivi più favorevoli a fasi molto fredde alle medie latitudini.