Diamo come al solito conto della traduzione italiana del monitoraggio decadale dell’ITCZ.

itcz
Fig.1

Dal primo al 10 settembre, l’ITF ha continuato il suo arretramento verso l’equatore con un minore quantitativo di piovosità registrata lungo il basso Sahara e l’alto Sahel. La media della porzione occidentale (10W-10E) dell’ITF è stata approssimata a 18,9 gradi nord ed è stata leggermente sopra la media climatica di 0,4 gradi. La posizione anormalmente alta è stata associata alla moderata e localmente pesante piovosità su parti del Mahli e Mauritania. La media della parte orientale (20E-35E) dell’ITF è stata. approssimata a 15,4 gradi nord ed è stata a sud rispetto alla posizione media di 0,7 gradi. La posizione media della parte orientale è stata anomalmente più a sud della precedente decade anch’essa anomalmente più a sud per l’ultima parte di agosto, suggerendo un trend secco e una precoce fine della stagione delle piogge nella regione. La fig.1 mostra la posizione attuale dell’ITF relativamente alla sua posizione climatologica durante la prima decade di settembre e la sua precedente posizione durante la terza decade di agosto. Le figure 2 e 3 sono le serie storiche, che illustrano il valore latitudinale principale delle porzioni occidentali e orientali dell’ITF, rispettivamente, e le loro evoluzioni dall’aprile del 2017.

 

L’ITF continua nel suo stagionale arretramento. Va detto che la sua influenza sul tempo europeo sarà sempre meno invadente man mano che la stagione autunnale progredirà, fino a diventare praticamente ininfluente alla fine di ottobre. Detto ciò, ancora per questo mese, seppure in maniera minore, l’ITF potrà influenzare il tempo del Mediterraneo. Nello specifico, la posizione ancora leggermente al di sopra della norma del fronte potrà determinare una maggiore influenza dell’anticiclone africano in zona europea. Il risultato di questa configurazione potrebbe essere molto penalizzante per la nostra politica. Infatti il contemporaneo flusso artico molto attivo potrebbe determinare le condizioni per una traccia depressionaria avente come direttrice l’asse Groenlandia-Italia e dunque un autunno quantomai instabile per il nostro paese. vedremo nel corso dei prossimi giorni se questo schema sarà confermato.

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Da aggiungere ma, non meno importante rispetto a quello che abbiamo detto in precedenza, che la posizione ancora alta del fronte intertropicale potrebbe generare, in questa fase di grande dinamicità atmosferica, prefrontali molto caldi al sud, che potrebbe quindi vivere fasi ancora molto calde ma assolutamente di breve durata e rotte da successivi intensi fenomeni temporaleschi.