INVERNO TARDIVO IN ARRIVO NEVE AL NORD COME NEL 1991?

Non è raro assistere, nel corso del mese di aprile, a eventi dalle caratteristiche spiccatamente invernali. Non è poi così raro assistere a nevicate soprattutto sulle regioni del nord Italia. Qui di seguito presenteremo una carrellata tra gli eventi invernali “tardivi” in Italia, prima di addentrarci su quello che si profila l’ultimo della serie: quello del 2021.https://www.progettoscienze.com/blog/la-primavera-puo-attendere/

1855 Nevicata tardiva a Modena 25 aprile

Pur se segnalata da diverse fonti, appare dubbia, la neve indicata il 24 aprile del 1855, vediamo infatti le mappe a 500 Hpa e 850 Hpa.

Nucleo gelido artico che si isola sui Carpazi ed entra dalla Porta di Bora sulla Val Padana e le regioni adriatiche. La neve a Modena non può che essere spiegata da particolarissime condizioni locali di omotermia dovute a fenomeni certamente convettivi.

25 aprile 1972 La nevicata di Torino

Una rara retrogressione continentale tardiva, l’unica tra le serie considerate. Colpisce soprattutto le regioni oltralpe e rientrando dalla Valle del Rodano determina le condizioni per neve anche su Torino.

20 aprile 1973 NEVE A BOLOGNA

Irruzione artico marittima con nucleo gelido in quota tra Germania e nord Italia. Più alte le temperature a 850 Hpa. Anche in questo caso la nevicata su Bologna si giustifica con probabile azione termoconvettiva con rovesciamento dell’aria fredda in quota.

18 aprile 1991 NEVE IN VAL PADANA

Irruzione artico marittima: importante nucleo gelido sulla Val Padana in quota responsabile delle nevicate per rovesciamento termo-convettivo. Le nevicate di quel 1991, con un minimo depressionario organizzato a tutte le quote, centrato sul medio-adriatico, interessarono tutto il nord. Furono imbiancate: Milano, e l’entroterra padano a quote molto basse.

7-8 APRILE 2003: LA NEVE DI PUGLIA

Irruzione artico-continentale, un unicum tra le irruzioni di primavera. Nucleo gelido che si isola in quota sui Balcani e al suolo tra Scandinavia e Europa centro-orientale. La -5 a 850 Hpa si spinge fin sul centro della Calabria. Nevica su Bari, e si registrano temperature minime sotto lo zero su vaste aree del nord. La più pesante irruzione tardiva dell’ultimo secolo oltre che del nuovo, probabilmente.

Inverno tardivo in arrivo neve al nord come nel 1991?

Vediamo ora cosa ci aspetta secondo i principali modelli per l’inizio della prossima settimana. Proporremo la media GFS e l’ufficiale di ECMWF

Abbiamo, volutamente, accantonato le mappe a 850 Hpa. concentrandoci su quelle a 500 Hpa, perchè sono in questo periodo dell’anno quelle più interessanti. Vediamo infatti l’assoluta peculiarità della irruzione prossima ventura rispetto a quelle viste in precedenza. L’irruzione infatti sembra essere di origine polare marittima, con geopotenziali molto bassi e e un flusso d’aria molto freddo in quota. Questo potrebbe garantire oltre ad una grande instabilità le migliori condizioni per fenomeni di riversamento del freddo verso il suolo con possibilità oltre che di grandinate anche di neve tonda. Un evento di tutto rispetto, se confermato, per il periodo, con alcune analogie con quello del 1991 che risulta però avere una origine delle masse di aria fredda più orientale. L’unica grande incertezza sta nella reale incisività di questa azione, che è vista non progredire molto a sud, ciò determinerebbe un maggiore coinvolgimento per le regioni settentrionali. A tal proposito guardiamo la mappa riferita alle possibili nevicate su: Milano, Torino, Bologna, Modena, Perugia, Firenze, Verona, Trento.

Evidenti, al momento, come le maggiori possibilità di nevicate siano da ricercarsi sulle regioni nord-orientali del paese con Verona e Trento che fanno segnare un media di 2 cm, fatta però anche da possibili eventi notevoli, minori possibilità invece sul nord-ovest del Paese. Inverno tardivo dunque, neve in arrivo al nord come nel 1991?