freddo2decgennaio217La situazione in ambito mediterraneo centrale sta per assumere caratteristiche fredde semi-permanenti, con molte probabilità tutta la 2^decade del mese in corso infatti sarà preda di un’azione fredda in area italica.

Tutto questo è riconducibile alla predisposizione delle figure bariche che tendono a rimanere quasi bloccate, dove un anticiclone azzorriano potrebbe anche collaborare con il suo collega russo, formando entro la fine della decade anche un ponte.

Tutto questo non farà altro che bloccare una grossa saccatura di ex origini artiche nel Mediterraneo centrale, con possibili complicanze continentali, ma non gelide come i primi giorni del 2017.

L’Italia se sentirà gli effetti, soprattutto nelle zone del Centro/Nord, con massima azione fredda che si incanalerebbe dall’Europa Nord/Orientale, scivolando verso l’area balcanica essa passerebbe attraverso tutta la zona centrale europea, per finir la sua corsa al Nord Italia e a seguire tra Francia e Spagna.46003_1_1

 

Si scaverà una bassa pressione nei mari centro/meridionali italiani per molti giorni, con fenomeni dunque a prevalente caratteristica nevosa su molte delle nostre Regioni, a quote molto basse o di pianura nelle aree settentrionali, mentre tra la collina e le medie montagne al Centro/Sud.

Il fulcro del freddo dunque in questa fase non interesserà direttamente le zone meridionali italiane, anche se le zone montane riceveranno ancora molta neve che si sommerà a quella già caduta in modo abbondante nella prima decade del 2017.

Tale tendenza delle figure bariche principali, associate a un’azione molto rigida al suolo coadiuvata da una situazione di snow/cover superiore alla media degli ultimi 10 anni almeno in Europa, potrebbe altresì favorire, in media, anticicloni di origine termica a latitudini settentrionali.

Con tale predisposizione barica si potrebbero creare le basi in futuro per altre fasi fredde anche in Febbraio, anche se va detto che già fin verso la parte finale di codesto mese la situazione pare confermare un trend freddo, con un sotto media termico in area mediterranea.

Il mese di Gennaio potrebbe finire in effetti con scarti negativi su buona parte delle nostre Regioni, viste le possenti anomalie di temperatura che si sono manifestate nella prima parte del mese e che con molte probabilità continueranno fin verso gli inizi della 3^decade.

Gennaio d’altri tempi quindi, dove in Italia da parecchi anni codesto non si presentava cosi “crudo”, soprattutto al Sud dove in media le vere invernate si manifestano molto spesso tra Febbraio e a volte anche nella prima decade di Marzo.

Negli ultimi anni invece si sta assistendo a un anticipo degli eventi freddi tra Dicembre e adesso anche in Gennaio, che sia un cambio di trend anche questo?

Lo vedremo, intanto assaporiamo altri rigori invernali, pronti a dispensare stavolta neve la dove in questo momento aveva latitato, anche se bisogna aspettare  la precisa collocazione dei minimi dai quali poi dipenderanno le distribuzioni dei fenomeni precipitativi.

In linea di massima possiamo dire che le zone tirreniche, adriatiche centro/settentrionali, parte del Nord e aree alpine potranno finalmente avere delle occasioni nevose a quote molto basse, mentre al Sud la situazione seppur meno fredda rispetto ai giorni scorsi, dispenserà fenomeni nevosi tra alte colline e aree montane.

Ai prossimi aggiornamenti!