Ci siamo, arriva la prima onda di calore dell’anno. Dopo l’ “assaggio” dei giorni scorsi, un promontorio africano, pilotato da una depressione ora sul Regno Unito determinerà l’arrivo di aria molto calda sul Mediterraneo centrale, la particolare morfologia ed orografia del nostro paese determinerà varie fasi di questa prima ondata di calore: nella prima fase saranno le regioni tirreniche e la Toscana a subire gli effetti dell’avvezione calda, nella giornata di venerdi, in un secondo tempo, sabato, tutte le regioni adriatiche fino all’Emilia-Romagna nella giornata di Sabato, ed infine la Pianura Padana nella giornata di domenica. Ma andiamo con ordine partendo dall’analisi della situazione a livello europeo.

Evidentissima la “gobba” determinata dall’affondamento di un fronte perturbato sul Portogallo, le masse d’aria calda proverranno direttamente dal deserto libico-algerino.

VENERDI

La prima fase, dicevamo colpirà soprattutto le regioni tirreniche, Sicilia e Sardegna, con un probabile effetto favonico per venti al suolo in caduta dagli appennini, come possiamo vedere dalla carta successiva.

Temperature ampiamente sopra i 34°C soprattutto laddove gli effetti favonici si aggiungeranno all’avvezione in quota, particolarmente colpita la Toscana come vedremo nella prossima mappa.

Punte di 36°C ed oltre in provincia di Firenze e Pisa. Punte di 36°C possibili però anche più a sud sul Lazio, la Campania nonchè, naturalmente, in Sicilia e Sardegna.

SABATO

Dicevamo, che sabato sarà la volta delle regioni adriatiche per il cambio dei venti al suolo e l’effetto favonico, questa volta più attivo sulle regioni adriatiche.

Temperature vicine ai 36° sulla Piana del tavoliere delle Puglie e oltre i 32°C sull’Emilia, 32°C però umidi come vedremo nella prossima mappa.

Notare la differenza tra il caldo secco del foggiano e quello emiliano con umidità relativa vicina o superiore al 40% (ricordiamo che in presenza di aria calda la umidità assoluta anche con valori di umidità relativa non troppo alti risulta notevolmente superiore, infatti un metro cubo di aria calda può contenere molta più acqua che un metro cubo di aria più fredda) con sensazione di afa dunque molto forte.

Caldo decisamente più sopportabile per il sud con livelli di umidità decisamente più bassi, a parte sulle coste tirreniche della Sardegna, Sicilia, Calabria e sulle coste pugliesi.

DOMENICA

Domenica, l’aria calda, entrata nelle giornate precedenti si adagerà sulla val Padana determinando le condizioni per il suo ristagno e umidifazione, sarà senza dubbio la giornata peggiore per le regioni del nord Italia.

Temperature diffusamente superiori ai 30°C sul nord del paese.

Umidità in aumento sulla Val Padana, ristagno di aria calda e forte umidità creeranno le condizioni per possibili forti temporali la prossima settimana, ma ne riparleremo. Insomma da domani l’estate entra in cattedra, una piscina o il mare saranno d’obbligo.